Detalhes

  • Última vez online: 15 horas atrás
  • Gênero: Feminino
  • Localização: Italy
  • Contribution Points: 0 LV0
  • Papéis:
  • Data de Admissão: Outubro 14, 2023
Completados
Ro Gi Wan
6 pessoas acharam esta resenha útil
de Lynnea
Mar 1, 2024
Completados 0
No geral 9.5
História 10
Acting/Cast 10
Musical 9.0
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Un film di alto livello, per significato, trama, sceneggiatura e recitazione

Che dire, un piccolo gioiello. Aspettavo da tantol'uscita di questo film, sia per la presenza di uno dei miei attori preferiti - Song Joong ki - sia per la trama che vedeva il protagonista in fuga dalla Corea del Nord. Lo spaccato della vita di Loh Kiwan in Corea del Nord si inserisce come flashback poco dopo il suo arrivo a Bruxelles. Ciò che lo muove è esclusivamente l'istinto di sopravvivenza e la determinazione a farlo al meglio delle sue possibilità (passaggio fondamentale, perchè disposto a rinunciare ai propri valori solo quando ha esaurito tutte le alternative possibili). Loh Kiwan si lascia la Corea del Nord alle spalle, la fuga riuscita ha il sapore della salvezza, ma la realtà si dimostra subito ben diversa: l'accoglienza è solo di nome, la burocrazia contorta è insensibile quanto il trattamento riservato ai nuovi arrivati. Lo osserviamo quindi annaspare mentre la sua situazione volge sempre più in miseria, e paradossalmente il ricordo del giorno del suo compleanno, mentre gustava un piatto in compagnia della madre, benché prigioniero del proprio Paese, sembra preferibile allo stato di totale abbandono e degrado in cui versa ora che si trova in uno Stato dove per assurdo ha sede la Corte europea dei diritti dell'uomo. Un paradosso che stride e risalta in modo netto e inequivocabile. L'unico su cui può contare resta sé stesso: non la Corea del Nord, non le istituzioni belghe, e nemmeno le persone con le quali interagisce, come ad esempio la collega di lavoro alla quale si affida, ma che a sua volta si troverà nella condizione di non poterlo aiutare, suo malgrado. E' una guerra tra poveri, un meccanismo che lui disinnesca nel momento in cui si mette in gioco per Marie. Il finale è abbastanza prevedibile, ma sarebbe mancato un messaggio di speranza, se si fosse optato per altre soluzioni. Il passaggio a mio avviso più bello è quando lui lascia il Belgio, rendendosi davvero "libero" per la prima volta in vita sua. Perchè di fatto, benché la fuga dalla Corea del Nord avesse come obiettivo conseguente la possibilità di poter rimanere di diritto a Bruxelles, questo diritto si rivela al tempo stesso ancora una prigione: non può lasciare la Corea perchè contro la legge, ma sempre la legge lo tiene sotto scacco in Belgio, perchè andarsene equivale a rinunciare allo status di rifugiato. E' nel diritto ad abbandonare un posto, che sia la Corea, il Belgio o qualsiasi altro luogo, che risiede il concetto profondo di libertà sul quale ruota l'intero film. Passando alla recitazione, un'ottima prova per Song Joong Ki: è un attore di grande carisma e fascino, che ha avuto modo di dimostrare come sa brillare rivestendo ruoli con queste caratteristiche (Vincenzo, tanto per citarne uno), ma che in Loh Kiwan si mette veramente alla prova, trasandato nell'aspetto - mi sfugge il perchè dei nei disposti quasi come una costellazione sul volto - e senza quella forza fisica e agilità che ci ha abituato a vedere in altri suoi lavori. La forza del personaggio è tutta interiore, un misto di determinazione e forza di volontà che lo fanno andare avanti, sempre e comunque. Per quanto io lo preferisca quando interpreta un altro tipo di personaggi, non posso non riconoscere che in questo caso, proprio perchè lontano anni luce dai ruoli che sappiamo gli riescono alla perfezione, la sua recitazione acquisisce per assurdo un valore aggiunto. Un film da non perdere. Davvero.

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Wedding Impossible
2 pessoas acharam esta resenha útil
de Lynnea
Abr 8, 2024
12 of 12 episódios vistos
Completados 0
No geral 5.0
História 4.0
Acting/Cast 4.0
Musical 4.0
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Deludente su tutti i fronti, una serie da dimenticare...

Credo di poterlo definire un drama che non puntava in alto, ma che - a conti fatti - poco ci mancava precipitasse.
Niente di nuovo e il già visto è riproposto pure male. Manca la trama, ma con un buon romance posso farne anche a meno. Il problema è che manca anche una buona storia d'amore. Mancano attori validi, l'attrice protagonista in particolare non mi ha convinta, mi irritava anche solo vederla. Manca tutto, insomma.
Non c'è una scena - e dico una che sia una - che potrei salvare. Quando assegno valutazioni negative spesso lo faccio parlando di spreco di potenziale, di opportunità non colte, ecc. Ma qui, la materia prima scarseggiava già in partenza, su tutti i fronti (dalla scelta degli attori, alla sceneggiatura, alla trama, all'idea di base).
Da dimenticare, se si è visto. Da non vedere, se si è ancora in tempo.

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Completados
Welcome to Samdalri
2 pessoas acharam esta resenha útil
de Lynnea
Jan 21, 2024
16 of 16 episódios vistos
Completados 0
No geral 6.5
História 5.0
Acting/Cast 8.5
Musical 6.5
Voltar a ver 6.0
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Un cast sprecato per un drama piatto e superfluo

Quando ho letto di questo drama poco prima che iniziasse ad andare in onda, qualche perplessità già ce l'avevo. La trama sembrava già mancare di sostanza. Però c'era Ji Chang Wook, attore che apprezzo moltissimo, e speravo davvero di ricredermi, magari già dopo i primi episodi. E invece...
Invece no.
Qualche nota positiva c'è, e a volte è contemporaneamente negativa. Se da una parte l'ambientazione è diversa dai soliti drama, alla lunga stufa. E 16 episodio sono lunghi da trascorrere tra immersioni subacquee, previsioni meteo e i cortili di un piccolo paesino. Se Seul rappresenta la frenesia, Samdal-ri è un luogo placido e tranquillo, molto placido e molto tranquillo. Senza pretese, con il suo piccolo, ripetitivo e ordinario quieto vivere.
La trama ruota attorno al ritorno di Sam dal, autoesiliatasi per anni a Seul, e ora pronta a partire alla riscoperta di sé stessa. In realtà, il suo personaggio non mostra una particolare evoluzione e ciò che costituisce l'ostacolo che la coppia protagonista deve fronteggiare sono sostanzialmente il padre di lui, ostile alla relazione e in balia di un lutto che non riesce a superare, e la madre di lei, che con la sua boa a fiori tiene sostanzialmente ancorato Cho Yong-pil all'isola. Tutto qua.
Tasto dolente è proprio lui Yong pil: un personaggio inconsistente, un bravo ragazzo così esagerato da risultare tonto, più che sincero e genuino. Ed è stato davvero un colpo basso vedere un attore con il potenziale di Ji Chang Wook sprecato - e sottolineo sprecato - in un ruolo/drama che offre davvero così poco. Un attore tra i miei preferiti, ma i cui capolavori come Healer, K2 e Suspicious Partner sembrano ormai vecchi ricordi se paragonati agli ultimi lavori, dove finisce a rivestire i panni di protagonisti poco performanti in drama costruiti su sceneggiature che sembrano fin da subito non voler lasciare il minimo segno. Al contrario, ho apprezzato l'attore che interpretava il padre di Yong-pil, e anche la madre di Sam-dal (la mitica e indimenticabile Ahjumma di Healer).
La serie, dicevo, procede con quelli che vorrebbero essere dei piccoli colpi di scena ma che in realtà trasmettono ben poco, e si avvia verso un finale che lascia ancora qualche flebile speranza di veder decollare qualcosa, per poter dire che tutto sommato ne è valsa la pena di vederlo, tra alti e bassi. E invece no, nemmeno quello. L'ultimo episodio, se possibile, riesce solo a peggiorare la situazione: la tanto attesa mostra di Sam-dal si risolve in modo quasi frettoloso, certo i soggetti delle foto erano scontati, ma confidavo almeno in qualcosa di più toccante - mi sono chiesta per molte puntate che fine avrebbe fatto quel filo rosso, e invece è tornato ad essere una banale sciarpa inquadrata quasi per caso per una manciata di secondi - e gli stessi protagonisti e personaggi secondari sembrano non averla vissuta, figuriamoci chi sta dall'altra parte dello schermo e dovrebbe emozionarsi per riflesso. La puntata finale si consuma, minuto dopo minuto, nell'attesa di qualcosa che non ci sarà: le varie coppie si ritagliano una fetta dell'episodio per concludere le singole vicende, e ai protagonisti non resta che una breve, brevissima scena a dir poco insulsa. E sembra uno scherzo di cattivo gusto, ma lo spettatore a una certa non può che rassegnarsi al fatto che no, non c'è davvero nient'altro. E' tutto lì. Insipido e sbrigativo.
Qualcosa di apprezzabile, qua e là, c'è. Qualche spunto, qualche riflessione, qualcosa c'è. Ma è un qualcosa che doveva fare da perno centrale, mentre invece restano piccoli momenti che emergono da una trama spesso soporifera. Un drama superfluo, del quale non si sentiva la mancanza.

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My Personal Weatherman
1 pessoas acharam esta resenha útil
de Lynnea
Abr 5, 2024
8 of 8 episódios vistos
Completados 0
No geral 9.5
História 9.5
Acting/Cast 9.5
Musical 9.5
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Serie incentrata su un romance proposto in modo piacevolmente inusuale

Serie davvero particolare. Prima BL giapponese per la sottoscritta, va detto.
Ho apprezzato la scelta inusuale - ma sarebbe bello accadesse più spesso - di trovare i due protagonisti già intimi in partenza. Questo permette di dedicare il tempo - sempre poco in queste serie di 8 episodi da 20 minuti l'una - a tutto il resto. Si salta quindi la conoscenza tra i due - anche se ci sono dei graziosi flashback - e si parte che già convivono a tutti gli effetti, pur in una relazione - non - relazione - e non ben definita. Sostanzialmente questo concetto è il fulcro della storia. Storia intesa come evoluzione amorosa della coppia, perchè altra storia non c'è. Dal punto di vista della trama è davvero una serie ridotta all'osso: qualche riferimento al lavoro di meteorologo di Mizuki, qualcuno al mondo dei manga per Yoh, e fine. Lo stesso cast conta tipo quattro attori - sei, se vogliamo conteggiare le inutili presentatrici colleghe di Mizuki - e per il resto sono una manciata di comparse. Le riprese girate quasi tutte al chiuso, e di queste la maggior parte nell'appartamento in cui convivono. Se cercate grandi ambientazioni e una trama ricca al di là della coppia, allora non è il drama che fa per voi. Se invece volete un buon romance, un po' insolito, allora mi sento sì di consigliarlo. Va detto che non è chiarissimo, la comunicazione - proprio per scelta - è ridotta all'osso e spesso poco esaustiva. Del resto l'ostacolo alla basa è proprio la mancanza di comunicazione tra i due e l'incapacità - sopratutto da parte di Yoh - di comprendere azioni e sentimenti dell'altro. Yoh, che non disegna un partner prepotente e possessivo, è però convinto di non avercelo proprio, un vero partner, e il suo credere che da parte di Mizuki non ci sia alcun sentimento fa sì che si senta vessato da tale prepotenza e possessività, invece di comprenderla e apprezzarla. Da una parte si tormenta con mille congetture e dubbi (e qui avrei preferito qualche conversazione in più e qualche paranoia mentale in meno), dall'altra si ferma all'apparenza e non prova a scavare più a fondo rispetto a ciò che vede. Ed ecco quindi che piazza una scenata di gelosia per i sorrisi che Mizuki dispensa spesso e volentieri a tutti, senza però comprendere che sono tutti sorrisi artefatti e di facciata, e che il valore è proprio nel fatto che, a lui, Mizuki non riservi tali sorrisi smaglianti. Tra le mura di casa c'è il vero Mizuki, che non deve sforzarsi di apparire, e che spera di piacere per quello che è. E, a dire il vero, qualche sorriso in realtà c'è, ma ben diverso da quello a 32 denti che mostra in televisione: è più un sorriso sghembo, quasi una smorfia divertita, e si nota solo quando sono tra di loro. Se devo trovare due pecche, avrei preferito uno Yoh un po' meno tonto - perchè fino alla fine non si capisce bene se ha capito - e, di conseguenza, un finale con una conversazione risolutiva (non dico dichiarazioni sdolcinate, per carità, ma - mantenendo il loro codice di linguaggio - una qualche uscita che facesse davvero la differenza....e dubito possa essere la richiesta di sentire dire "bentornato a casa"). Buona la chimica tra i due, scene non troppo esplicite anche se, come dicevo, la serie parte con un alto grado di intimità tra i due (forse, gli accenni più espliciti sono nel linguaggio, più che in ciò che viene mostrato, ma senza mai cadere nella volgarità). Concludendo: piacevole e diversa dal solito... Aiuta a spezzare la visione di serie che pur con trame diverse hanno di fondo lo stesso meccanismo di base.

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Queen of Tears
1 pessoas acharam esta resenha útil
de Lynnea
Abr 29, 2024
16 of 16 episódios vistos
Completados 0
No geral 7.5
História 7.0
Acting/Cast 7.5
Musical 8.0
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La ricetta imperfetta: quantità invece che qualità

Dalle premesse doveva trattarsi del capolavoro dell'anno. Dal cast stellare alla produzione, sceneggiatura, regia e via dicendo.
L'incipit è interessante: una coppia sposata - sposata per amore - ma che ormai porta avanti un matrimonio di facciata. Le carte non vengono svelate subito, qualche flashback ci mostra l'esordio della loro relazione ma resta quel misterioso gap nel mezzo, che porta lo spettatore a chiedersi come si sia giunti alla situazione presente.
Rispetto ai protagonisti, ho trovato davvero calzante la scelta di Kim Ji Won nel ruolo di Hae In: l'attrice giusta nel ruolo giusto. Una prova performante, la sua, che mi ha ricordato molto anche il personaggio che aveva interpretato in "I discendenti del sole": schietta, tagliente, carismatica, indubbiamente incisiva e affascinante. Se da una parte, ripeto, l'ho trovata perfetta per il ruolo, dall'altra mi chiedo se non manchi di versatilità (un conto è ricoprire bene un certo ruolo, un altro è saper interpretare bene solo quello). Non ho invece apprezzato il protagonista maschile: sono consapevole che sia uno degli attori tra i più acclamati, ma personalmente non sono mai riuscita ad apprezzarlo. Indubbiamente bello - come viene riconosciuto anche al personaggio che interpreta - ma sembra davvero che il suo unico punto di forza sia solo quello. Una bellezza fine a sè stessa, che manca di fascino, di espressività, di carattere e spessore. Se non sai bucare lo schermo, resti solo uno dei tanti bei volti che si perdono nella massa. Due, sostanzialmente, le sue espressioni: sorriso a 32 denti e smorfia da pianto disperato. Manca davvero una vasta gamma di emozioni che non è in grado di esprimere nè suscitare. L'altra nota dolente della serie, è aver voluto troppo. Se gli ingredienti sono di buona qualità, una ricetta ben riuscita non è quella che ne conta il numero maggiore. Tutte le tematiche possibili sono state inserite nella storia, dal fatto che si fossero già conosciuti in tenera età e che quindi si siano ritrovati, dagli spaccati accademici di quando erano adolescenti, il tema dell'amore-odio-amore, del matrimonio di apparenza, dei fraintendimenti e del non detto, del divario delle classi sociali di appartenenza, la malattia terminale, la perdita di memoria... Davvero, il troppo che stroppia. Scorrendo l'elenco delle guest star, sembra di ricalcare la stessa linea: tante, troppe comparse importanti, sempre seguendo la filosofia che "più è, meglio è". Alla lunga, l'attenzione cala, il coinvolgimento scema e non c'è più un vero elemento di traino, solo tante tematiche che si susseguono, mentre i tira e molla diventano tanti, troppi, le cartucce sono già state tutte sparate ed è sempre più difficile riagganciare l'attenzione dello spettatore. Mi aspettavo davvero una serie meritevole, durante la visione ho ridimensionato le aspettative e confidato di poterle dare almeno un 8, ma arrivata in fondo sono riuscita ad attribuirle a fatica un voto discreto, che supera la sufficienza solo grazie all'aiuto di un'ottima colonna sonora e un cameo davvero notevole, la breve incursione di Song Joong Ki nei panni di Vincenzo Cassano (e una menzione agli altri ruoli di rilievo da lui interpretati, già che viene presentato come un personaggio misterioso che forse è stato un militare delle forze speciali - Discendenti del sole - forse un erede di un conglomerato - Reborn Rich - e molto probabilmente un avvocato appartenente alla mafia, Vincenzo, appunto). Nei pochi minuti nei quali hanno condiviso la scena, il protagonista davvero è diventato il nulla cosmico rispetto alla presenza di Song Joong Ki, molto più espressivo lui in quelle poche inquadrature che l'altro in tutti i 16 episodi messi assieme. Non lo sconsiglierei, ma con un approccio cauto e non troppo carico di aspettative.

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In-House Marriage Honey
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de Lynnea
19 horas atrás
7 of 7 episódios vistos
Completados 0
No geral 8.5
História 8.5
Acting/Cast 8.5
Musical 8.0
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Drama piacevolmente sfizioso

Una serie scoperta quasi per caso, 7 episodi - il giusto - per una storia che non sarà il capolavoro dell'anno ma che sa farsi sicuramente apprezzare per diversi motivi. Il tema del finto matrimonio è abbastanza diffuso, ma di solito genera un tira e molla del detto e non detto che occupa quasi tutta la durata della storia per arrivare al dunque. In questo caso ho apprezzato il fatto che la storia entra subito nel vivo: le scene intime si sviluppano già a partire dal secondo episodio e sono una presenza costante di tutti gli episodi successivi. Emergono via via piccoli fraintendimenti o incomprensioni tra i due semi-sconosciuti novelli sposi, ma la cosa piacevole è che nulla viene tirato per le lunghe e ogni piccolo ostacolo viene risolto in breve tempo. Con questo meccanismo step-by-step si va a costruire il rapporto tra i due, lo sviluppo della relazione è quindi piacevole e per nulla noioso. Rispetto ai protagonisti, ho decisamente preferito Miura: attore bravo e bello che ha portato in scena un personaggio maschile per certi versi davvero originale: ormai abituata a vedere nei drama due sole tipologie di protagonisti maschili (l'iceberg freddo e distaccato, apparentemente insensibile e con una corazza da scalfire e quello glicemico che si aggira con il cuoricino in mano), Miura rappresenta un'interessante novità. Diretto nell'approccio, ma soprattutto intrigante nel suo modo di essere provocatorio e prendersi gioco di Haruta con dispetti vari. Lei, al contrario, mi è piaciuta un po' meno: l'attrice non suscita grande simpatia a pelle e il lato "carino" del personaggio è rappresentato da una sfilza di moine che più che graziose definire eccessive e fastidiose, alla lunga. Rispetto alla scene d'amore, sono più frequenti e meno censurate del solito (niente di eccessivamente esplicito, ma per una volta tanto qualcosa di più realistico del bacetto a stampo). Detto questo, a fronte di molte serie che faticano a catturare l'attenzione o che dopo un primo episodio interessante portano a saltare poi scene intere con l'impressione di andare alla deriva, questo drama rappresenta un prodotto capace di agganciare l'interesse fin dall'inizio e mantenerlo costante per tutta la durata. Personalmente, almeno, ho apprezzato davvero ogni singolo episodio. Sicuramente una delle migliori serie viste nell'ultimo mese, e quindi consigliata (anche per un rewatch).

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Adeus, Sr. Black
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de Lynnea
12 dias atrás
20 of 20 episódios vistos
Completados 0
No geral 7.0
História 7.0
Acting/Cast 6.5
Musical 5.0
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Storia senza pretese a cui manca la capacità di coinvolgere e catturare l'attenzione

Drama incentrato sul tema del migliore amico - praticamente considerato uno di famiglia - che sotto sotto cova un'invidia che lo porterà a tradire tutte le persone che gli vogliono bene (vale a dire il protagonista, oltre al padre, la sorella e la fidanzata del protagonista stesso). E' quindi una serie dove tradimento della fiducia, vendetta e ambizioni sono sotto i riflettori. Un storytelling che non è l'emblema dell'originalità, ma sul quale si può costruire senz'altro un buon drama. Sarò però sincera, qualcosa è mancato. L'ho visto tutto, fino alla fine, più per coerenza che per vero interesse. Buona la prova recitativa della protagonista, Swan, il cui personaggio però non ci risparmia alcuni cliché (dall'amnesia alla riscoperta di legami pseudofamigliari proprio con personaggi che per coincidenza sono al centro della vicenda). Sotto tono invece il protagonista maschile, Black, che nell'immaginario ha dei tratti ben definiti e interessanti, ma che tra copione e recitazione - direi proprio poco performante - risulta di fatto insipido e poco incisivo. Per assurdo, ho trovato più calzante l'amico traditore, più credibile e convincente. Ma Ri apprezzabile a tratti alterni, la sorella del protagonista quasi mai. Una menzione poco positiva anche per la musica: solitamente se cito questo aspetto è per una colonna sonora particolarmente meritevole, negli altri casi non sono semplicemente degne di nota. In questo caso l'ho trovata pesante, vecchia, più adatta a una telenovela europea degli anni 80 che a una serie del ventunesimo secolo. Non è una visione che sconsiglierei categoricamente, ma probabilmente un drama che potrebbe non catturare l'interesse come sperato.

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Completados
Skip a Beat
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de Lynnea
16 dias atrás
20 of 20 episódios vistos
Completados 0
No geral 6.0
História 5.0
Acting/Cast 7.0
Musical 6.5
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Una buona partenza...e nient'altro.

L'inzio è stato buono. Il protagonista maschile non è solo freddo, ma ossessivo/possessivo ai limiti del patologico. Il modo in cui tratta la propria segretaria/amante è indubbiamente ingiusto, a tratti eccessivo, ma ci sta nell'ottica di come è stato appunto caratterizzato il personaggio. Lei mostra una fedeltà ossequiosa, accetta e subisce tutto senza quasi fiatare, mentre rivela un carattere già più forte quando il confronto è con le altre persone.
Arriva quindi il punto di rottura, servito sul vassoio dal fidanzamento combinato tra due potenti famiglie. La prima reazione di Yi, ovvero quella di rabbia, al punto da diventare quasi uno stalker, non è un tratto di pregio in generale ma sicuramente in linea con il personaggio. Lei, per una volta tanto, è ferma sulla propria posizione. La rottura resta quindi tale fino a quando lui non fa il fatidico passo indietro: si ribella alla famiglia e manda a monte il fidanzamento con l'amica pianista.
Fino a qui, ci può stare. Poi però accade qualcosa, i protagonisti vengono snaturati, quindi stravolti e porti all'estremo opposto: da lì fino alla fine del drama avremo uno Yi dalla lacrima facile in grembiulino rosa e una Jing super esigente, assurdo se si pensa che fino a poco prima le bastava mezzo sorriso per sentirsi considerata.
La trama via via si arricchisce di cliché che avrei evitato: non basta il triangolo con il cugino della pianista, occorre rispolverare anche un amore passato, che per pura coincidenza è stato il donatore di cuore di Yi e qui tutta la tiritera sulla provenienza dei sentimenti, se arrivano dal cuore o da altri organi, e quelli di lei se nei confronti di Yi come persona o del muscolo cardiaco che gli è stato donato. Tema già visto in almeno altri due drama, sempre uguale e ridondante, così come le amnesie (qui fortunatamente risolta in modo indolore, senza tirarla come spesso accade per le lunghe). Non contenti, aggiungiamoci anche un figlio illegittimo, accuse varie, tradimenti e complotti, per arrivare a un finale abbastanza prevedibile e piatto.
Due le considerazioni: le scene intime più avvincenti sono nel primo episodio, dopo di che tutti gli altri - pochi - momenti disseminati tra gli episodi sembrano essere stati immersi in un barattolo di miele; inoltre, come già detto, si poteva far evolvere il rapporto tra i due senza un cambiamento così estremo, lasciare che il distaccato e freddo Yi rimanesse tale, solo rendendolo più umano nei suoi confronti dopo aver compreso la natura dei propri sentimenti. Idem lei, perchè fare la preziosa per 20 episodi è davvero un po' troppo. Consigliato? Solo un assaggio dei primi episodi...

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My Happy Marriage
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de Lynnea
17 dias atrás
Completados 0
No geral 7.0
História 6.0
Acting/Cast 7.0
Musical 6.5
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Apprezzabile

Prima di scoprire che esisteva anche una trasposizione cinematografica mi è capitato di vedere la versione anime (una decina di episodi in tutto). Il film ne ricalca fedelmente la trama, qualche scena - eliminabile - eliminata per questioni di tempo.
Se devo dare un giudizio alla trama, gradevole la storia tra i protagonisti, mentre invece il fantasy che fa da background andava curato meglio, non si evince un chiaro senso logico, succedono delle cose ma resta un po' tutto buttato lì, senza grandi spiegazioni. Bravi e belli gli attori protagonisti, rispetto ai personaggi interpretati ho apprezzato molto la figura di kiyoka, mentre in Miyo ho riscontrato lo stesso, pesante difetto che presenta anche nella serie animata: troppo remissiva, il suo approccio risulta chiaro anche se non si prosta ogni cinque minuti scusandosi per ogni minima stupidata. Diciamo che il tratto è stato un po' esasperato, senza una reale necessità, anche perchè l'unico effetto ottenuto è quello di renderla un po' fastidiosa nei suoi piagnistei continui. Detto questo, ho apprezzato il film nella misura in cui avevo già ben chiara la vicenda. Va però detto che se non avessi visto prima l'anime, il solo trailer del film avrebbe generato aspettative davvero troppo elevate.

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Under the Gun
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de Lynnea
23 dias atrás
6 of 6 episódios vistos
Completados 0
No geral 8.0
História 8.0
Acting/Cast 8.0
Musical 8.0
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Un mini-drama grazioso e ben fatto

Questa mini-serie è stata davvero una chicca inaspettata. Nonostante il tempo esiguo - tre ore complessive suddivise in sei episodi - ha saputo regalare una storia graziosa e ben confezionata. Sarò onesta, inizialmente ero un po' prevenuta, vuoi appunto per il numero esiguo di episodi vuoi per il protagonista maschile, che esteticamente non mi convinceva molto (dal naso troppo a punta alla forma un po' strana del lobo delle orecchie). Mi sono però ricreduta quasi subito, scoprendo un personaggio con un forte tratto caratteriale, espressivo e che non passa inosservato, complice anche la stazza non indifferente, benché poco loquace (ma anche qui, il tono di voce e il modo in cui si esprime rendono quelle poche parole più incisive di mille discorsi). Promosso, quindi. E promossa anche la protagonista femminile: attrice brava e bella che veste i panni di una singolare ragazza, per quello che è l'universo coreano: autonoma, decisa, spavalda. Sa quello che vuole e non ha paura di diro. Un personaggio davvero affascinante, che con il partner forma davvero una coppia vincente e interessante.
Nella storia trova spazio anche le vicissitudini che hanno condizionato - e condizionano - la vita di Gun: dalla sorella malata, al padre problematico, a Gun stesso, combattuto tra la necessità economica e i propri principi rispetto al gioco in cui, paradossalmente, eccelle. Ho apprezzato l'aver dedicato un tempo non eccessivo alla competizione, perchè non era di fatto l'obiettivo vero e proprio, semplicemente la conseguenza di una sua difficile scelta. Concludendo: una serie davvero breve ma di qualità. Consigliato? Direi proprio di sì.

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Meritíssimo
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de Lynnea
24 dias atrás
32 of 32 episódios vistos
Completados 0
No geral 5.5
História 5.0
Acting/Cast 5.0
Musical 5.0
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Di una pesantezza estrema...

Molto interessante l'idea di partenza: gemello apparentemente diligente ma sotto sotto un po' subdolo, gemello scapestrato apparentemente senza speranza ma in realtà ferito da questioni di famiglia. Uno giudice, l'altro ex carcerato. Il primo scompare improvvisamente, il gemello appena uscito di prigione si spaccia per lui. Ben due le partner femminili, quella storica che aveva già avuto una relazione col gemello momentaneamente irreperibile e la nuova storia che nasce tra la tirocinante e il "finto" giudice. Ripeto, l'idea è anche graziosa. Peccato che gli episodi - tanti, troppi, innumerevoli - si dilunghino per oltre tre quarti del tempo a seguire dinamiche legate sì a processi, indagini e sentenze, ma che appesantiscono tremendamente la vicenda, raramente arrivando a qualche momento cruciale. A farne le spese è la parte più interessante della storia, ovvero le relazioni tra i protagonisti: avrei apprezzato una romance sviluppata meglio - soprattutto nel finale, che è davvero buttato lì come pochi - ma anche rispetto al rapporto tra i gemelli, che avrebbe meritato più momenti dedicati e uno sviluppo maggiore, così come il rapporto di ciascuno con la madre e in generale il contesto famiglia. I flashback mostrano uscite davvero forti e pesanti, che hanno condizionato in maniera più che palese il loro vissuto. Eppure sembra che non ci sia mai una scena dove sviluppare a dovere la questione. L'impressione che ho avuto è quella di molti pezzi di un puzzle, belli e colorati, ma che non si sa bene come incastrare tra loro e si passa il tempo a spostarli in modo disarticolato senza mai avere chiara l'idea di qual'è l'immagine che si andrà a delineare. Questa serie, per me, è sostanzialmente così. Evitabilissima.

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Beloved Enemy
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de Lynnea
24 dias atrás
15 of 15 episódios vistos
Completados 0
No geral 6.0
História 5.0
Acting/Cast 7.0
Musical 6.0
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Gli effetti deleteri della censura...

Francamente non comprendo il perchè di tanti drama made in Cina che traggono spunto da novel BL. Perchè il meccanismo che ne deriva, è quasi sempre lo stesso: il tema dell'omosessualità viene eliminato, e con esso tutte le scene previste, mantenendo però tutto il resto e connotando la serie come una Bromance (anche perchè, di fatto, abbiamo per forza due protagonisti maschili). E' quasi sempre una scelta che penalizza, riadattare una BL a una Bromance non è automatico e pur non avendo letto la storia originale lo spettatore avverte che qualcosa non va: una bella storia, ma qualcosa che manca c'è.
Anche mantenere il resto delle scene fedeli al testo originale può diventare un problema, perchè in certi passaggi ci si ritrova un po' disorientati, e ciò che nell'originale ha pienamente senso qui va un po' interpretato, quasi sforzandosi di capire il riadattamento.
E' un vero peccato, perchè molti drama cinesi hanno un cast, una sceneggiatura, regia e riprese di alta qualità. Con un passo indietro rispetto alla scelta di censurare il tema, si otterrebbero prodotti di gran lunga superiore alla miriade di BL commerciali made in Tailandia, dove spesso le storie, i dialoghi e le sceneggiature rasentano il ridicolo (non vale per tutte, ovviamente, ma per buona parte sì). La Cina offre queste Bromance di classe, ma che partono zoppe e che cercano di ricucire offrendo appunto una visione qualitativamente superiore rispetto a molte altre. E' una situazione di stasi, un limite che tiene sotto scacco la questione e che non può risolversi se non con due alternative: smettere di produrre drama basati su storie BL oppure accettare che siamo nel ventunesimo secolo e abbandonare la chiusura mentale.

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de Lynnea
26 dias atrás
30 of 30 episódios vistos
Completados 0
No geral 4.0
História 4.0
Acting/Cast 4.0
Musical 4.0
Voltar a ver 4.0

Assurdo e confuso, ai limiti del grottesco

Di questa BL - si fa per dire - ho apprezzato solo l'idea alla base condivisa nell'incipit della trama: il protagonista che entra nel mirino della bella ragazza di turno, la quale coinvolge l'aitante fratello... e così facendo la fanciulla diventa sostanzialmente il terzo incomodo della coppia BL.
Idea simpatica, ma davvero il drama non si salva su nessun fronte: le motivazioni sono assurde, esagerate e spesso insensate, prive di buonsenso e rigor di logica; sembra davvero di stare all'asilo, in tema di maturità di azioni e scelte. Domina il non-sense, e le scene assurde diventano anche a tratti imbarazzanti (la ragazza sembra una capricciosa bimba delle elementari, il fratello - dipinto come un uomo tutto d'un pezzo, responsabile e a capo di un'azienda - diventa peggio di uno zerbino e si presta ad inseguire/tormentare l'oggetto del desiderio di lei (ovvero l'altro protagonista). Già letta suona allucinante, ma trasposta sullo schermo rasenta davvero l'assurdo. In aggiunta, gli eventi procedono confusi, lo sviluppo della storia - ovviamente censurata - tra i due protagonisti non è propriamente l'emblema della chiarezza, tanto che sembra manchino proprio dei passaggi tra la scena di un episodio e la loro scena successiva di qualche episodio più avanti (sembra di giocare a "unisci i puntini", insomma). Attori esteticamente apprezzabili, soprattutto quello che interpreta Yuan Zong, ma livello di recitazione decisamente migliorabile. Anche i personaggi secondari li ho trovati un po' tutti simili, non nascondo che in molte scene mi capitava di non capire immediatamente di chi e di cosa si stesse parlando. Ciliegina sulla torta, in senso super negativo, il finale: tranciato brutalmente non solo a metà di una scena ma di una scena che tutto può essere tranne un momento di epilogo. Consigli di visione: tempo assolutamente sprecato.

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Doutor John
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de Lynnea
28 dias atrás
32 of 32 episódios vistos
Completados 0
No geral 9.0
História 9.0
Acting/Cast 9.5
Musical 8.0
Voltar a ver 9.0

Medical drama di qualità e con un cast di alto livello

Serie ambientata in campo medico e che si sviluppa su più livelli: c'è il susseguirsi di casi clinici, sui quali i personaggi principali si confrontano valutando i sintomi, ipotizzando diagnosi e valutando metodi e approcci possibili e differente; c'è il delicatissimo tema dell'eutanasia, che forse incontro per la prima volta in un k-drama, e che viene affrontato a 360 gradi da ogni punto di vista e mettendo a nudo le tante sfaccettature, sia a livello teorico e di principi, etico e morale, sia nella concretezza dei fatti e delle conseguenze; c'è il tema della famiglia, la ripresa del rapporto rovinato con la sorella, il particolare rapporto con la madre e quello, più difficile e doloroso, con il padre in condizioni disperate; c'è la storia d'amore, che s'insinua lentamente ed evolve nei giusti tempi, ma che avrei voluto un po' meno platonica in dirittura di arrivo; trova spazio il tema dell'amicizia, tra i vari colleghi medici, e il tema del rispetto che si instaura tra iniziali nemici, tra il protagonista e il procuratore, oltre al tema della vendetta, vista come sia capacità di rovinare la vita altrui ma al contempo come unica valvola di sfogo al proprio dolore. Temi complessi, mai trattati con superficialità e leggerezza. E' tuttavia una serie che non risulta eccessivamente noiosa o pesante, benché il ritmo non sia di quelli incalzanti: le tematiche più impegnative vengono spezzate da momenti più leggeri, riconducibili all'ordinario (altrimenti sarebbe stato davvero un macigno difficile da digerire, al pari di un trattato medico sul tema dell'eutanasia, cosa che non è l'obiettivo di una serie televisiva). E poi c'è lui, Ji Sung, attore spettacolare e versatile, dove l'abilità recitativa comprovata dalla sua brillante carriera si arricchisce di un timbro di voce e una cadenza intriganti e uno sguardo in grado di bucare lo schermo, dotato di un magnetismo davvero unico e caratteristico. Un attore di altissimo livello che, come anche in altre occasioni, veste i panni di personaggi di altrettanto rilievo, già che il protagonista di questo drama non può non definirsi interessante, non solo per via della sua particolare condizione patologica ma anche per via di tutte le conseguenze che ne derivano, compreso il suo passato (periodo di detenzione incluso) e il suo modo di pensare e di affrontare la propria esistenza e quella degli altri. Quando un attore di alto livello ricopre un personaggio ben strutturato, ne deriva un binomio davvero vincente, punto di forza di una serie che comunque vanta di suo una struttura solida. A voler proprio mettere sul piatto due critiche, avrei preferito un maggiore sviluppo della storia d'amore, che nasce ed evolve nei giusti tempi, ma che sul finale meritava qualcosina in più. L'altro appunto riguarda sempre il finale, al di là dell'aspetto romance, mi aspettavo una conclusione che avesse lo stesso tenore del resto della serie, mentre invece ho percepito gli ultimi due episodi un po' come l'inizio di una fase calante. Complessivamente, però, resta davvero una gran bella serie, capace di far riflettere, sognare, piangere ed emozionare. Consigliata, senza il minimo dubbio, a tutti gli amanti del genere (e oserei direi anche non).

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Guardião
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de Lynnea
Mai 22, 2024
40 of 40 episódios vistos
Completados 0
No geral 6.0
História 3.0
Acting/Cast 6.0
Musical 5.0
Voltar a ver 5.5

Una bellissima bromance - potenzialmente splendida BL - in un contesto di scarsissima qualità

Questa serie mi fa venire in mente quelle trasmissioni televisive dove rimettono in sesto le case malandate e dove, guardando il rudere di turno dicono "questa casa ha del potenziale", mentre immaginano l'abitazione da sogno che potrebbe diventare. Ecco, con Guardian ho avuto la stessa impressione...peccato che il potenziale intravisto poi non si sia concretizzato e il rudere...beh, è rimasto un rudere.
40 episodi sono tanti, tantissimi, se la qualità non merita. Sono stata ligia per la prima metà e poco oltre, poi ho cominciato a saltare intere parti a piedi pari, concentrandomi sull'unica cosa meritevole di tutta la serie: la bromance tra i due protagonisti.
Bromance davvero molto bella, che sarebbe stata una BL ancora più splendida, sia per la caratterizzazione dei personaggi rispetto al contesto, sia per la chimica tra i due attori. Il resto, però, è davvero un po' da dimenticare. Faccio anche fatica a infierire, più che altro mi sovviene una compassionevole pena. La serie vuole connotarsi come un fantasy, ma la mente che ha imbastito la trama è evidentemente una mente o povera di strumenti o inesperta rispetto al genere: il filo conduttore - se così possiamo azzardarci a chiamarlo - è imbarazzante, le situazioni al limite dell'assurdo, con questioni tanto importanti da condizionare quasi il destino e la pace nel mondo gestite come scaramucce tra ragazzine. I cattivi più potenti che si siano mai visti si fermano andando a consultare i libri, portentosi oggetti magici dagli indescrivibili poteri si rintracciano facendo delle ricerche banali che sanno di gita scolastica, più che avventurose e complesse missioni alla ricerca di oggetti ben nascosti e custoditi. Insomma, è davvero un po' tutto all'acqua di rose, uno sforzo di fantasia minimo con un risultato che non può non lasciare perplessi (immaginiamoci un fantasy ideato da un bambino di 8 anni, la cui complessità e coerenza non possono non avere evidenti limiti...ecco, abbiamo inquadrato perfettamente la situazione di questa serie). Anche gli effetti speciali sono un po' basic, appena accettabili, del resto il drama è del 2018, con un ventennio in meno e i limiti della tecnologia dell'epoca sarebbe stato più che comprensibile, ma in un prodotto nato praticamente l'altro ieri, anche no. Come dicevo, l'affinità e il legame tra i protagonisti è l'unico punto davvero apprezzabile della serie ma, anche questo, nella seconda parte mi è sembrato un po' calare (forse non tanto rispetto al livello di interazione tra i due quanto alle scene a loro dedicate, in molti episodi davvero scarse se non assenti, a favore di altri eventi assurdi che - in cuor loro, ma solo lì - probabilmente puntavano a sviluppare e dare un senso alla trama). La sufficienza la strappa la bromance, tutto il resto sarebbe affondato come un masso in un lago. Consigliato? A stralci. Cosa mi lascia? Il desiderio di rivedere l'idea di base di questo drama, in una nuova serie fatta come si deve...

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