Comincia benino, ma poi deraglia
Non mi aspettavo moltissimo da questo titolo, e nei primi episodi ho avuto una piacevole sorpresa. Per quanto si capisse a prima vista che si trattasse di un drama scioccherello, le interazioni fra la moderna gattina e il severo antico ufficiale, pur se neanche lontanamente originali, si mantenevano su un livello più che accettabile di piacevolezza. Stava anche cominciando a svilupparsi una trama interessante, con la giusta dose di misteri.Però non avevo ancora fatto in tempo a riflettere su come fosse rilassata l’etichetta di palazzo, che le cose han cominciato a prendere una brutta piega. E’ proprio vero che spesso nei drama la metà della serie rappresenta il momento in cui tutto può aggiustarsi o andare a catafascio. Qui, purtroppo, le cose sono andata proprio a gambe all’aria. I personaggi han cominciato ad agire in maniera chi sciocca, chi irresponsabile, chi assurda, e così via. Le cose han cominciato a succedere perché serviva alla trama e senza alcun altro motivo apparente, una ingenuità dietro l’altra, mentre le interazioni fra il già ristretto pool di personaggi si infittivano in maniera poco rispettosa della pur abbondante credulità del povero spettatore.
Le vicende hanno continuato a franare velocemente verso un finale che, almeno quello, fosse stato intelligente, avrebbe contribuito un poco a salvare il titolo. Invece, senza fare spoiler, molte sceneggiature tendono a dimenticare che le cose, ai tempi moderni, funzionano in maniera molto diversa che nei tempi antichi. Suppongo che sia così anche in Cina. Molte cose vengono lasciate in sospeso, di alcuni personaggi non si sa bene che fine facciano o cosa sia successo/succederà nei due mondi. Perciò, anche il finale non può dirsi soddisfacente.
Il drama è tratto dal libro omonimo, e mi chiedo se sia così terribile pure quello. Trattandosi palesemente di una produzione a basso costo, i costumi sono a malapena sufficienti, specie perché non vengono praticamente mai cambiati. Non sarebbe grave, se ci fosse della sostanza nella storia, ma abbiamo già visto che non c’è. Né cerchiamola nella CGI, è meglio. Il gatto finto era impresentabile.
A parte i primi episodi gradevoli, di cui prima, l’unica cosa che si salva, in questa valle di lacrime (per lo spettatore), sono gli attori. Comprimari e protagonisti han fatto un buon lavoro nell’interpretare personaggi a volte indifendibili e la FL, soprattutto, è riuscita a dar vita a un personaggio spumeggiante e credibile, nonostante un brutto gonfiore al labbro che deve averla disturbata non poco nelle riprese. Anzi, mi domando perché non siano riusciti a coprirlo meglio: punto di demerito al make-up artist, anche perché spesso le mani del protagonista sembravano cianotiche. Freddo o cosa? Sarebbe bastato forse un po’ di fondotinta per migliorare il risultato. Sorvoliamo pietosamente sul trucco del "demone". E sulle orribili parrucche. In definitiva, un titolo che non mi sento di consigliare, perché parte bene ma degenera ben presto in un pastiche inqualificabile. Peccato, la situazione aveva potenziale, avrebbe potuto essere gestita molto meglio. Chi sono io per dirlo? Una spettatrice, diamine!
Esta resenha foi útil para você?
Un drama troppo sottovalutato
Non so per quale motivo la valutazione generale non sia più elevata. Le recensioni sono tutte entusiastiche... lo sarà anche la mia.Avviso immediatamente che esiste una scena che mi ha molto stupito: ad un certo punto si assiste ad uno stupro, di gruppo. Ora, per essere in un drama cinese l'ho trovato fin troppo descrittivo. Ci sono un paio di inquadrature veramente pesanti e mi stupisce che abbiano passato la censura. Noi siamo abituati a ben altro, ma... ci siamo capiti.
Detto questo, sono rimasta particolarmente colpita da questa serie, che unisce una storia avvincente e coerente, con ben pochi momenti di noia, ad un cast di tutto rispetto.
Intendiamoci: se quello che cercate è un gruppo di ragazzini bellocci e fighetti, non è qui che lo troverete. Il protagonista, nel panorama degli attori cinesi, non è sicuramente né tra i più alti, né tra i più belli, né tra i più aitanti. Però sta tranquillamente fra i più bravi. Xu Hai Qiao è il vero mattatore che fa da filo conduttore all'intero drama e riesce ad interpretare benissimo tutte le diverse sfumature di un personaggio complesso come quello che gli è stato affidato. Un antieroe, scaltro e navigato, innamorato, ma anche vendicativo, che non esita a prendere nelle proprie mani una giustizia che giudica carente. Non è un buono, certamente. Diciamo che è un meno cattivo.
Ma anche tutti gli altri attori, dai comprimari, alle spalle, fino ai personaggi secondari, tutti hanno fatto un lavoro egregio.
I costumi sono veramente molto belli, ricchi senza essere eccessivamente sfarzosi, le ambientazioni splendide e le coreografie dei combattimenti più che accettabili. La colonna sonora non è proprio stellare, ma si difende più che dignitosamente.
Ma attori, costumi e compagnia cantando nulla potrebbero se non avessero alle spalle una storia. E qui di storia ce n'è, eccome!
Una storia densa di avvenimenti, in diverse ambientazioni, interessante e fluida, dove le cose accadono per un motivo anche quando, verso la fine, ci si domanda perché una certa persona si comporti in maniera così poco furba. La lunga, intensa cavalcata ci lascia alla fine di un arco, con la promessa di nuovi intrighi, lotte e avventure. Intanto, ci siamo molto divertiti: abbiamo riso e pianto, siamo stati sulle spine, abbiamo provato rabbia e disperazione, gioia e speranza.
Come piccolo minus, si può rimarcare come i dignitari di un paese straniero siano stati descritti in maniera quasi offensiva. E sorvoliamo pietosamente sul balletto Bollywood...
Certo, apparentemente non c'è un lietissimo fine. Dico apparentemente perché, guardando gli interpreti della seconda serie (ancora in lavorazione) qualche dubbio uno se lo potrebbe anche porre. Ma la promessa di una nuova stagione tiene viva l'attesa. Non vedo l'ora.
Esta resenha foi útil para você?
Caricaturale, noioso, senza suspense, pathos o umorismo. Piatto e irritante.
Diciamo che il titolo sarebbe già sufficiente, ma espandiamo.Mi viene il dubbio che, se sonio storie mai raccontate, forse un motivo c'era...
La storia non ha quasi nulla dello Sherlock classico, se non le trasposizioni vagamente simili dei nomi e dei ruoli dei vari protagonisti principali. Non sarebbe il male, se ci fossero suspense, mistero, almeno un po' di sano umorismo. Invece, niente. Già il format "un caso a puntata leva il medico di torno" è quanto di meno entusiasmante si potrebbe pensare, ma se poi ci si aggiungono lentezza e assoluta mancanza di tensione, condite da una recitazione spesso sopra le righe da parte dei personaggi di spalla, si cade nell'umorismo involontario.
I casi presentati nelle prime 4 puntate sono poco interessanti, noiosi. Arrivata al quarto, complice la recitazione dei personaggi secondari, mi sono chiesta chi mi obbligasse a sorbirmi questo pastiche. E, rendendomi conto che la risposta era "nessuno", mi sono precipitata con sollievo a chiudere immediatamente l'esperienza.
Parlavamo degli attori. Se la coppia principale, bene o male, si lascia guardare, gran parte degli attori che interpretano i personaggi specifici di ogni episodio sono poco convincenti, spesso legnosi o eccessivi. Insomma, alla fine Dean Fujioka è più o meno l'unico veramente guardabile, e solo perché il suo personaggio "è" una caricatura, e lui la interpreta bene.
I personaggi sono in gran parte sgradevoli. L'ispettore è inguardabile, la macchietta di una macchietta, la sua assistente sembra un palo della luce, lo stesso simil-Watson è poco convincente nelle sue motivazioni già a partire dal primo episodio, e così via. Simpatico e ben recitato l'Irregolare di Baker Street in chiave nipponica. Shishio? Guardabile ma, appunto, caricaturale. Mi si dirà che è il suo personaggio. Sarà anche vero, ma arriva piatto. E irrita. Almeno, non si droga.
Si salva la musica. Carine le canzoni e il commento musicale, ma è un po' poco per convincermi a rimanere in questo mondo.
Difatti, saluto e me ne vado.
Esta resenha foi útil para você?
Recitazione maschile meh, trama inconcludente, noioso
Sono 26 episodi che, al netto di opening e ending, ammontano a non più di 5/6 minuti ciascuno.Arrivata inizio del n. 20 mi arrendo: nel momento in cui non mi interessa sapere come vada a finire (ma ricordo la scena iniziale!) è inutile che rimanga a soffrire anche solo per mezzora di più.
Per carità, i costumi sono carini e le ambientazioni pure, ma la recitazione! Sembra di guardare un cartone animato, è proprio il format che non fa per me. In realtà la FL non è neppure male, ma gli uomini si lasciano guardare e basta.
Certi mini drama hanno un approccio più demenziale, se vogliamo, almeno si ride. Qui han voluto fare una cosa un po'più seria ma non sono stati capaci. La trama perde i pezzi da tutte le parti, le premesse dell'isekai tornano in auge solo quando fa comodo, la protagonista, per essere piombata nel passato, è al corrente di troppe cose senza alcuna spiegazione. Insomma, un terribile pastiche con poca redenzione.
Parto per lidi migliori.
Esta resenha foi útil para você?
Troppo infantile e poco interessante
Sarà l'età ormai avanzata, ma l'ambientazione scolastica non ha più alcuna attrattiva per me, specie se la storia è così trita. Non vedo alcun coinvolgimento emotivo, solo una serie di ragazzini per la maggior parte troppo scioccherelli per la loro età, a parte il protagonista. E' decisamente troppo poco per investire così tante ore della mia vita così.Inoltre, vedere attrici pelle e ossa, ai limiti e oltre dell'allerta medica, dichiarare che non devono mangiare questo e quello per non ingrassare è veramente sconfortante.
L'attrice protagonista è praticamente un manifesto deambulante dei pericoli dell'anoressia, ma la sua condizione di estrema magrezza viene fatta passare come normale. Non si tratta di body shaming, e neanche mi interessano molto le motivazioni che l'hanno spinta in queste condizioni: la sua magrezza veramente eccessiva a mio personalissimo parere è patologica. Basta guardare i suoi arti: le braccia sono due fuscelli, praticamente pelle che ricopre le ossa. E vogliamo parlare delle gambe? Quando le ginocchia sono la parte più larga della tua gamba per me c'è un problema. Non sono un dottore ma la penso così.
Comunque, un drama sciocchino senza nulla di nuovo che non vale il tempo che dovrei dedicargli per vederlo finire, specie perché non sono nemmeno più curiosa di sapere come vada a finire. Bocciato.
Esta resenha foi útil para você?
Isekai simpatico e divertente, senza troppe pretese
Un drama romantico di stampo isekai come molti altri. Molto divertente a guardarsi, con una coppia di attori principali nella parte, lei molto piacevole, lui molto carino e adatto a ruolo. I due attori danno l'aria di essere decisamente molto più apprezzabili in costume rispetto agli abiti moderni, e insieme hanno comunque una buona chimica. Buoni anche i personaggi di spalla, hanno fatto tutti un lavoro più che dignitoso.Il mondo fantastico ha le sue regole, che per esigenze di copione, però, vengono aggirate fin troppo spesso. Beh, è una commedia, ci sta.
È chiaramente un lavoro a basso costo, ma le ambientazioni fanno il loro dovere e i costumi, per quanto non cambiati spesso, sono decisamente gradevoli. Tante scene di bacio, tanti flashback, forse un po' in eccesso. Termina in modo abbastanza brusco non troppo spiegato, può darsi che ci sia una seconda stagione, chissà. Non so se mi interesserebbe la seconda stagione eventualmente ambientata in tempi moderni. Comunque questo drama termina con un finale vero e proprio per cui può considerarsi concluso.
Esta resenha foi útil para você?
Il flashback all'ennesima potenza
È un drama che, come spesso accade, promette più di quello che poi riesca a mantenere. La partenza è abbastanza scoppiettante, è piacevole cominciare a conoscere i personaggi, e il fatto che i personaggi principali maschili siano così attraenti aiuta sicuramente. Purtroppo un uso svergognatamente smodato del flashback provoca moti di irritazione praticamente in ogni episodio. Il flashback può servire per chiarificare un evento del passato, ma quando ce ne sono diversi di durata anche di 10 minuti e oltre, che tengono ferma l'azione, risultano pesantemente molesti.Assistiamo poi a una sequela di situazioni chiaramente inventate per allungare il brodo, cosa che si aggiunge ai numerosi flashback di eventi anche accaduti poco tempo prima. 41 episodi sono troppi per questo tipo di racconto, che a mio parere si sarebbe sviluppato benissimo anche solo in 30 o 32 episodi.
Tutto il drama, a parte la sezione romantica, si incentra su questi campionati di giocatori su PC che in teoria dovrebbero operare una specie di finti attacchi ai sistemi di sicurezza dei computer degli altri. Sicuramente come funziona questo tipo di gioco non viene spiegato bene e, a un certo punto, smettono completamente di farci vedere le sfide per passare direttamente dal nervosismo pre partita alla delusione o alla gioia della Vittoria.
Ho avuto l'impressione che tutta la serie fosse in realtà una grande opera di propaganda politica e sociale. Intendiamoci, dopo aver visto certe opere americane abbiamo ben poco di cui lamentarci.
Ad ogni modo, si arriva agevolmente alla fine pur con diversi moti di fastidio e un po' di irritazione, facendo ampio uso del fast forward.
Le musiche e le canzoni sono abbastanza gradevoli ma, essendo la serie così lunga, alla fine diventano ovviamente ripetitive.
Io sono donna per cui, purché non sia troppo irritante, in certi tipi di drama do meno rilevanza alla protagonista femminile, della quale continuo ancora a chiedermi perché l'abbiano vestita così male e costretta a corricchiare qua e là con andatura da papera impazzita.
Ovviamente, tutta la mia ammirazione va per il protagonista, ottimo attore e splendido esemplare di bellezza maschile. L'imbronciato che si scioglie è decisamente il mio tipo preferito. Anche il suo cuginetto che poi diventerà protagonista della seconda serie non manca di attrattiva. Anche gli altri attori di contorno fanno un ottimo lavoro, molto ben riuscito il nonno. Purtroppo buona parte delle ragazze sono caratterizzate in maniera molto infantile e poco attraente: dovrebbero essere sulla ventina ma si comportano come se andassero alle medie. Comprendo che è un vezzo del luogo.
Diciamo che se il protagonista maschile fosse stato un pelino meno attraente probabilmente ai miei occhi questa serie avrebbe perso un altro mezzo punto.
Non so se guarderò la seconda serie, considerato che il protagonista maschile non sarà più lo stesso, pur avendo anche egli notevoli attrattive. Soprattutto quello che mi frena è l'eccessiva verbosità e lungaggine. Ci penserò.
Esta resenha foi útil para você?
Storia, attori, costumi: una delizia.
Ottimo drama, supportato da una storia accattivante, una coppia di attori principali veramente validi, ambientazioni e costumi da urlo. Tan Son Yung è una garanzia: la sua bravura è incontestabile sia nelle parti umoristiche che in quelle tragiche. Allen Ren ha dato ottima prova di sé, e non posso farci niente se fra i due è il mio preferito: sono donna, e questo bel pezzo di figliolo, così ben vestito e che recita così bene, non poteva che riscuotere la mia approvazione. Ma anche tutto il resto del cast ha fatto un lavoro egregio: se il cattivo di turno è stato così spregevole è perché è stato così ben interpretato in tutte le sue ignobili sfumature. Anche diversi personaggi secondari sono stati ben sviluppati: nulla da dire.Finiti gli entusiasmi, giustizia vuole che si rilevi come gli ultimi due episodi siano stati un po' affrettati, la sconfitta del cattivo poco catartica, e gli ultimi 5 minuti un po' meh. Ma sono inezie. Tutti i santi finiscono comunque in gloria. Aspettatevi tuttavia la solita dose di fraintendimenti e malintesi, croce e delizia di questo genere. E poi, beh, come sempre in queste opere la CGI lascia parecchio a desiderare, ma è un difetto che si perdona quasi di default. Le scene subacquee diventano quasi umoristiche... diciamo che aggiunge carattere, e poi sono davvero poche. Il difetto è compensato dalle ottime scene di combattimento.
Esta resenha foi útil para você?
ho messo la sufficienza solo perché non ho avuto il coraggio di vederlo finire
Ci sono dei drama godibilissimi anche quando procedono a forza di cliché. Non è questo il caso. La situazione familiare è troppo intricata, tanto da essere poco credibile. le questioni societarie sono abbastanza assurde, i personaggi maschili sono un concentrato di maldiretto testosterone, la protagonista femminile, la povera Zhao Lucy, è stata gratificata di un personaggio odiosamente debole. Per contro il protagonista maschile non comunica molto. Stanno recitando pedissequamente una parte.Non è una commedia perché non fa ridere, non è una tragedia perché non fa piangere, è piatta come un'asse da stiro e non riesce a trattenere la mia attenzione perché è talmente poco coinvolgente che non stuzzica la mia curiosità di conoscere segreti ed evoluzione delle vicende.
Magari migliorerà dopo, ma giunta alla metà del settimo episodio ne ho avuto abbondantemente abbastanza e parto per lidi che spero più gradevoli.
Esta resenha foi útil para você?
Elefantiaco, noioso e ripetitivo
Il brodo è talmente annacquato che i tortellini ci sono annegati dentro. Giunta al tredicesimo episodio ho oltrepassato il limite della mia sopportazione: si sta consumando una tragedia e il pathos, questo sconosciuto, dov’è? Sepolto sotto tonnellate di discorsi insulsi, istrionismi assortiti, situazioni avulse da ogni contesto anche solo lontanamente ragionevole. E non mi si venga a dire che la logica è superflua perché c’è di mezzo un alieno. Un bellissimo alieno, devo ammetterlo. Sorvoliamo pure sul fatto che costui, per quanto dotato di enormi poteri, sia perfettamente uguale a un coreano medio. Beh, meglio della media, suvvia. In fondo, anche Actarus, che veniva dalla stella Fleet, era (meglio del) giapponese medio. Siamo in Dramaland, ci può stare.Quello che non ci sta affatto è che ogni situazione venga stiracchiata oltre ogni limite, che ci siano troppi personaggi palesemente esagerati, che ad ogni tre per due si inseriscano flashback non necessari, e così via.
La storia narra di un alieno, atterrato sulla terra 400 anni fa, che ha atteso tutto questo tempo per poter tornare a casa. E’ bellissimo, ricchissimo e ha poteri sovrannaturali, ma è allergico al sangue e alla saliva umana. Sì, sì, lo so… Dramaland, ricordate? Ad ogni modo, questo magnifico esemplare incontra una stella dei drama qualche mese prima del suo ritorno e, in mezzo a tutte le vicende dell’attrice, delle sue rivali, della sua famiglia, dei suoi spasimanti, della loro famiglia, e così via circuitando, ovviamente se ne innamora, perché lei somiglia a una ragazzina che lo aveva aiutato quando era appena arrivato sul nostro pianeta.
Avrebbe potuto essere intrigante. E lo era, in principio. Le vicende erano interessanti, le difficoltà dell’attrice erano realistiche, il progredire del rapporto della coppia principale era stuzzicante, le trame dello spasimante e del suo fratello psicopatico tenevano banco. Solo che poi il meccanismo si è inceppato. La madre dell’attrice era terribilmente respingente, la recitazione sua e delle sue [i]amiche[/i] era terribilmente calcata e caricaturale, il fratellone killer del secondo violino sembrava unto nel grasso di foca e la sua recitazione lasciava alquanto a desiderare… Nel frattempo, un uso molesto, ripetuto e prolungato del flashback, anche quando palesemente non necessario, provvedeva ad irritare gli animi già provati da insulse lungaggini e istrionismi assurdi, situazioni al di là di ogni credibilità, ripicche tipiche del genere, (s)ragionamenti insensati, e compagnia cantando.
In questo contesto, la recitazione di Jun Ji Hyun, un’ottima protagonista femminile, risulta quasi sprecata. Il suo personaggio, inizialmente molto infantile e presuntuoso, matura progressivamente nel corso della serie e viene ottimamente reso sullo schermo. La famosissima attrice che improvvisamente viene espulsa dal circuito mi ricorda terribilmente il povero Zhang Zhe Han, letteralmente cancellato non solo dallo show business, ma praticamente dalla quotidianità cinese, al massimo della sua notorietà… Ma divago. Però ci tengo a far notare che comunque la nostra protagonista femminile, almeno fino a metà del drama, passa gran parte del suo tempo a farsi salvare. Poi non so, perché l’ho abbandonato.
Che dire di Kim Soo Hyun? Buon protagonista maschile, ma nulla di cui scrivere a casa. Sarà la direzione registica, che lo vuole simile a un palo della luce, ma non mi ha entusiasmato. E, soprattutto, il suo personaggio alieno, almeno fino a metà della serie, è piuttosto trascurato. Ovvero: abbiamo la descrizione delle sue caratteristiche fisiche e dei suoi poteri, ma non sappiamo nulla di come sia la sua vita sul suo pianeta, nulla dei suoi affetti, delle differenze di ragionamento, e così via. E’ un cavolo trapiantato in un altro orto, ma probabilmente, viste le premesse, non si sarebbe potuto chiedere di più.
Ho abbandonato questo titolo con stizza e rammarico, perché avrebbe potuto essere decisamente migliore. Non è un’opera a basso budget, si vede dal cast, dai costumi e dalle ambientazioni, dal respiro generale. Sarebbe bastato ridurre un po’ le sotto-sotto trame, sfoltire le situazioni ripetitive e palesemente filler, rendere il tutto non dico più compatto, ma meno rarefatto, per evitare l’effetto di stanchezza e di noia esasperata.
Qualcuno ha lodato il finale, originale e non troppo buonista. Vorrei tanto poterne scrivere anche io, ma non riesco a costringermi ad investire altre 9 ore della mia vita su questo progetto. 21 episodi da un’ora sono veramente troppi. Non so perché ero convinta che fossero 16 e, trovandomi a guardare il tredicesimo, mi apprestavo a finire la mia fatica, ma quando mi sono accorta della effettiva lunghezza della serie mi sono cadute le braccia. No, non ce la faccio. Peccato.
Esta resenha foi útil para você?
Dovrebbe essere spumeggiante, invece concilia il sonno
Abbandonato per estrema noia alla fine dell'ep 5. Molto carini gli attori, e bravi, anche, compreso il gatto, ma non basta a trattenermi qui perché non riesco a guardare una puntata di fila senza andare a scartabellare in giro per cercare qualcos'altro da guardare.Non succede niente, è lento in maniera esasperante e l'occasionale risata non basta a riscattare una sceneggiatura rarefatta e poco interessante.
Avrebbe dovuto essere spumeggiante, invece concilia il sonno. Il ritmo della commedia, questo sconosciuto! Perfino da amante dei gatti non posso continuare questa avventura. Peccato.
Esta resenha foi útil para você?
Sarà un capolavoro, ma non fa per me
Normalmente i polizieschi con risvolti psicologici sono tra i miei preferiti, ma questo titolo non riesce a catturare e soprattutto a trattenere la mia attenzione.Non mi piacciono particolarmente gli attori, e specialmente il protagonista che, almeno fino all'episodio 5, ho trovato ben poco espressivo o coinvolgente. Non riesco a provare empatia per lui, mi infastidisce. Potrei sorvolare, se non fosse che l'ambientazione generale è troppo caricaturale per il genere ultra drammatico. I poliziotti sono rappresentati come un branco alternativamente composto da idioti o barbari, salvo poi avere lampi di genio usciti da chissà dove. Lo stesso profiler non si capisce bene da dove tragga ispirazione per le sue intuizioni quasi messianiche. Insomma, a pelle, non mi piace. Mi sono fatta un'idea sulla fidanzata del protagonista. Non saprò mai se è giusta. Pazienza. Con molto dispiacere, devo abbandonare.
Esta resenha foi útil para você?
Macchiette & co.
Mi spiace ma non riesco proprio a guardarlo. Non capisco tutto l'entusiasmo che gira intorno a questo titolo, a meno che non sia per quella che per il momento è la futura relazione tra i protagonisti. Arrivata quasi alla fine del terzo episodio ne ho avuto abbastanza. Il poliziotto è un personaggio insopportabile, tutta la stazione di polizia lascia alquanto a desiderare. Dalla parte dei malviventi, l'algido protagonista è bellissimo ma, per dirla tutta, non mi attizza per nulla. Soprattutto, dopo aver visto diversi altri titoli ambientati nella malavita, sono ormai stufa di questo approccio così macchiettistico, che non rende giustizia al genere. Mi domando dove sia, se ne esiste uno, un BL con un'ambientazione non dico impeccabile, ma almeno un po' credibile. Purtroppo il poliziotto scemo invece di risa, mi suscita una profonda irritazione. So di andare controcorrente ma non posso farci nulla. Magari affronterò nuovamente questo titolo più avanti e potrei anche cambiare idea, come già mi è capitato in passato. Per il momento parto per altri lidi.Lascio una sufficienza perché mi rendo conto di aver abbandonato molto all'inizio.
Esta resenha foi útil para você?
Sono venuta per Chen Jing Ke, ma nemmeno lui può farmi restare.
Avendo appena visto Hello Mr. Gu, entusiasmata da questo giovane attore, ho deciso di guardare altri suoi lavori.Ho visto già molti drama in costume, sono abituata ai cliché del genere, ma qui siamo andati troppo oltre.
Nel giro di meno di un episodio e mezzo siamo riusciti a vedere (e potrei dimenticarne qualcuno): la ragazzina viziata di buona famiglia che si traveste da uomo, la figlia della concubina gelosa della sorella, la caduta da luogo elevato della ragazza con presa al volo da parte del maschio, il matrimonio forzato, lo scambio di identità, la fuga della sposa, la caduta nel precipizio... e sì, devo averne dimenticato qualcuno.
Non sarebbero peccati capitali, ma la recitazione non convince, il tutto sa di terribilmente forzato, comprese le scene di combattimento, e non si può nemmeno dire che venga fatto con intenti umoristici. A maggior ragione le cose stonano perché il numero delle comparse sembra suggerire che non si tratti di un drama con budget ridottissimo.
A me Chen Jing Ke piace tantissimo, di aspetto e di recitazione, ma la FL è respingente. Capisco che nell'intento sarebbe una ragazzina sui 14/15 anni, ma è veramente un pugno nell'occhio, non mi piace il suo personaggio, la sua recitazione, e la sua voce stridente ferisce le orecchie.
Magari in futuro migliora, chissà, anche se ne dubito, per cui rinuncio a investire molte ore della mia vita a cercare di superare il fastidio. Con buona pace di Chen Jing Ke, devo emigrare altrove. Peccato.
Esta resenha foi útil para você?