Accattivante storia
Ben eseguita, ben ritmata, cast perfetto, bella musica, interessante la scrittura e i valori che la serie sottende.È una narrazione che mette a confronto due modi di vedere la gestione del potere, il peso dei talenti e dei valori, il rispetto dell'altro senza piaggerie. Si intrecciano storie familiari, di amicizia, d'amore.
Fa parte delle serie che più avanti rivedrei con interesse.
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gradevolissima commedia supportata
da un attore che non conoscevo, o non avevo mai notato, e che qui fa la differenza: Jang Dong Yoon (Kim Baek Doo).La sceneggiatura e la regia sembrano scritte per lui. La storia racconta uno sport il Ssireum - lotta coreana, con radici antiche a metà tra wrestling e lotta greco-romana - che possiamo tranquillamente non conoscere o non interessarci, ma è lo spunto per porre al centro della narrazione un intero paese, un microcosmo, nel quale sono messe in evidenza storie personali, familiari, di crescita personale e un mistero attorno a morti misteriose.
Gli attori sono tutti magnifici, anche le figure minori. C'è una storia d'amore con la protagonista femminile che è tutto tranne che la solita attrice bellissima e patinata, qui è piuttosto rozza e insignificante, ma densa di valore e assolutamente in linea per supportare il protagonista maschile che è bello, ingenuo, tontolone, buono come il pane e un po' stupidotto ... lei è diretta, forte, incazzosissima e gioca un ruolo di supporto incredibile a lui che con la sua bontà e talento non andrebbe molto lontano.
Mi ha ricordato tante storie di coppie che funzionano proprio così, con i due protagonisti per nulla melensi e appiccicosi, ma semplicemente consapevoli dell'unicità dell'altro nella loro vita.
I personaggi sono tutti - o in buona parte - simpatici e tenerissimi.
Devo dire che mi ha preso molto e senza bisogno di saltare scene (miracolo, qui lacrime poche e veloci) sono arrivata alla fine in un batter d'occhio.
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mi ha ricordato Colazione da Tiffany ...
mi spiego meglio, la trama in sé è inconsistente, alla fine della visione non ti rimane in mente nessun messaggio particolare, tranne forse quello della criticità per una donna in carriera di conciliare famiglia e lavoro (ma sarà proprio così in Corea ... boh?) ... i personaggi principali sono pura fantascienza: la protagonista di 37 anni che non legge i segnali del giovane amico da sempre innamorato di lei o "ci fa" o "ci è" ... lui che porta una pazienza infinita (quasi improbabile in un giovane uomo nel pieno della sua giovinezza ... a meno che sia votato alla castità monacale) ... comunque è una serie gradevolissima per la bellezza della fotografia, delle scenografie e degli abiti ... tutto miscelato con una cura dei colori e con un impatto visivo che sostiene la narrazione ... è quasi come guardare dei quadri contemporanei con dentro attori scelti con cura (lei di una classe ed eleganza che ricordano, in versione ridotta ed asiatica, quella di Audrey Hepburn (acqua e sapone), lui - seppur poco virile - di una bellezza da statua greca) quindi sono arrivata fino alla fine per il piacere delle immagini, piuttosto che dei contenuti.Esta resenha foi útil para você?
motivazione per un cambiamento a contatto con l'handicap
è una storia carina ... molto romanzata e fiabesca, alcuni personaggi sono scolpiti con l'ascia (mi riferisco ai genitori del protagonista, che sono davvero molto inverosimili) ... comunque è gradevole perché ci fa vedere il percorso di crescita e di sviluppo di personaggi che a contatto con il "genio fuori standard" e con molti handicap ... trovano la motivazione per un cambiamento e una nuova scoperta di sé.Esta resenha foi útil para você?
I figli carnali dovranno lottare per difendere la loro libertà e la loro scelta di diventare altro da lui.
Mentre lui trascinerà con sé persone fragili, il cui punto di accesso al male è rappresentato dalla brama di essere in qualche modo al centro del mondo, dei media, avere un ruolo - potere - denaro (giornalisti, pubblica opinione, persone psichicamente inconsistenti o malate).
Si contrappone a questo tentativo di distruzione dell'umano, una ragazza, che similmente alla Beatrice Dantesca, è il punto di visione del Paradiso e della quale si innamora il figlio minore (che pur essendo in potenza simile al padre) desidera con tutta la sua libertà di aderire al bene.
Bellissima la figura della matrigna di questi sfortunati ragazzi e del poliziotto senior, che prendono sulle loro spalle il dolore e il disorientamento di questi due figli e li sostengono fino alla loro completa riuscita o catarsi.
La frase chiave della matrigna al figlio non biologico è che lo ha considerato un DONO INESTIMABILE, mai un fardello, e lo vuole difendere anche da sé stesso.
Tolgo una stella perché mi ha molto infastidito/annoiato la continua riproposizione tramite flash-back di scene viste e riviste almeno 10/15 volte nell'arco delle 32 puntate, alla fine meglio chiudere con 2 o 3 episodi di meno che annoiare con continue rivisitazioni di cose già viste e capite .... cmq notevole, lo consiglio.
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Scherza coi fanti e lascia stare i santi.
Anche a me non è piaciuto, che per raccontare una storia di liceali e scuole private, abbiano tirato in ballo buddismo e cattolicesimo in modo sguaiato, grottesco e antistorico.Quindi trama e sceneggiatura molto scadenti, demenziali e prive di sostanza.
Di contro, gli attori sono molto bravi, il protagonista maschile, bruttino, ha comunque uno sguardo e un sorriso che bucano lo schermo, la protagonista femminile è molto energica e simpatica ... i loro personaggi, come quelli degli altri attori, sono ben recitati e alla fine ti portano a vedere come andrà a finire la storia.
Serie che, una volta, vista, non riguarderò sicuramente.
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storiella d'amore simpatica
e tutto sommato possibile anche nella realtà.L'incipit è un po' strano, una ragazza che chiede a un "dio micio" di aiutarla a trovare l'anima gemella ...
Ma ho visto in Cina accendere incensi davanti ad immagini di dei stranissimi a forma di animali o di mostri immaginari ... quindi forse anche in Giappone è possibile che si rivolgano a questi idoli per chiedere aiuto ... chissà ...
Cmq la ragazza, più che tonta, è una sempliciotta, molto coerente con il programma che si è data anche se continuamente respinta, osteggiata dai suoi limiti e al di sotto dello standard. Si impegna per conquistare la stima e l'affetto del suo principe azzurro con la determinazione e l'attitudine di un soldatino Giapponese, che di fronte a ogni domanda del suo generale risponde sempre di si, ma solo a lui, che non le chiede mai cose che vadano contro alla morale o a proprio vantaggio, ma ne coltiva le qualità che intravede sotto la patina di persona che a prima vista sembra non centrare nulla con lui.
Conquista, senza volerlo, la stima e l'affetto di chi incontra, per la positività, la generosità e l'umiltà con cui affronta ogni situazione.
E' una storia carina, gradevole, con lieto fine.
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La storia è ben scritta.
Ma c'è troppa violenza e troppo cinismo.
Alla fine anche gli eroi perdono il senso del loro combattere day by day.
Non si salva nessuno. Tutti sono corrotti o dal denaro o dalla tentazione di risolvere il male che incontrano con la violenza.
Le immagini si susseguono sempre nelle stesse 3 / 4 stanze o in esterni grigi.
L'ho guardato fino alla fine con una certa fatica.
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È un pochino prolissa e vengono riproposti più e più volte spezzoni visti e rivisti ... sic!
Il tema si prestava a una scrittura dei dialoghi più profonda e meno banale ... peccato, un'occasione mancata.
Cmq piacevole, ben recitata, guardabile.
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Serie meravigliosa, consigliatissima!
Mi è piaciuto tutto. L'ambientazione, le atmosfere delicate, l'intreccio narrativo. Si finisce con il provare grande empatia per i personaggi, parteggiando per l'uno e per l'altro e finendo emotivamente coinvolti nelle loro vicissitudini. E' stata buona l'interpretazione di tutti gli attori (ma una menzione a Kou Shibasaki va assolutamente fatta per la sua convincente interpretazione della silenziosa protagonista), la qualità visiva della fotografia, la ricercatezza delle inquadrature della regia, la delicatezza della colonna sonora, dolce ed avvolgente, a tratti toccante. Mi limito a consigliare a tutti coloro che leggeranno queste righe di provare a dare un'occhiata a questa serie, semplice e riuscita alchimia di personaggi, storia, ambientazioni, in grado di restituire un drama giovanile vivo, vibrante e coinvolgente ... a cui è davvero facile lasciarsi abbandonare ...Esta resenha foi útil para você?
Questo film non è una semplice perla nascosta : è una intera collana di perle !
SHADOW del maestro cinese Zhang Yimou è una storia di intrighi di corte cosparsa di duelli ornati e vertiginosi, dalla forma così esorbitante da far apparire la pur ottima serie "Shogun" quasi un prodotto amatoriale (sto esagerando... ma fino a un certo punto).Sono passati quasi quarant'anni da quando i registi cinesi della Quinta Generazione, come Zhang e Chen Kaige hanno dato vita a un movimento di modernizzazione attraverso tecniche sperimentali ed espressione personale. Ma in tutto questo tempo, non c'è mai stato nulla di simile, una variazione della stilizzazione wuxia (film di arti marziali) con un radicato simbolismo Yin-Yang che si insinua nei personaggi, nei temi, nelle ambientazioni e nell'estetica del film.
La dinamica di buio e luce, femminile e maschile, passivo e attivo, nobiltà e contadini e, in questo caso, di reale e ombra, si ritrova nel design e nella storia di SHADOW. Ne imbeve ogni sequenza. Ogni personaggio è contrassegnato da un colore predominante che condivide somiglianze visive con il suo opposto, riconoscendo il rapporto duale Yin-Yang.
Come suggerisce il titolo è un intero film in scala di grigi. Un film affascinante che non smette mai di stupire con la sua trama di lealtà, tradimento e potere. E poi nel finale una coreografia di arti marziali che è poesia del corpo, estasi del movimento, perfezione del gesto.
In un'epoca in cui le aspettative per lo spettacolo sul grande schermo sono diminuite e i "contenuti" hanno sostituito il cinema, ci vuole un maestro per ricordarci ciò che è andato perduto.
Vedere per credere. Su PRIME
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romantico e soporifero allo stesso tempo
Consigliato per chi ama storie romantiche ... occhio all'eccesso di zuccheri ... alto rischio di iperglicemia!!Io l'ho trovato eccessivamente lungo, eccessivamente melenso, e molto soporifero.
Gli attori sono bravi, ma qui sono sotto stimati, e cmq riescono a trattenere lo spettatore, ma il protagonista maschile ha sempre la stessa espressione di felicità beota che ogni tanto avrebbe fatto bene a cambiare ... i protagonisti maschili interpretano una affettività poco virile.
Se avete in mente Al Pacino, ne Il Padrino, quando incontra la "moglie siciliana" e lo confrontate con le espressioni degli attori maschi ... si apre un abisso ... siamo su 2 pianeti distanti anni luce ...
Comunque, non è da buttare, per chi soffre di insonnia notturna potrebbe costituire un buon rimedio ;-) ... !!
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dare solo 10 a questa serie mi obbligherebbe ad abbassare
tutti i giudizi fin qui dati.E' un romanzo corale, scritto benissimo che, ambientato negli anni 80 nella Corea del Sud, ripercorre le vicende familiari di un gruppo di 5-6 famiglie e dei relativi componenti: figli tra i 18 e i 25 anni; coniugi, padri e madri, vicini di casa che diventano punto di forza e sostegno gli uni per gli altri. E' analogo alla serie "This is us", ma calato nella cultura Coreana e senza gli impicci di personaggi che sono un omaggio al "politicamente corretto" ... qui tutti hanno i loro pregi e i loro difetti e il loro percorso di vita e di catarsi.
Detto con le "pinze" è un po' come leggere i Promessi Sposi o Guerra e Pace o Anna Karenina dove Manzoni e Tolstoj delineano personaggio per personaggio e contemporaneamente il contesto storico. I personaggi, anche qui, sono guardati sempre con positività, con compartecipazione al loro dramma, mai con cinismo o moralismo.
Il cast è composto da attori eccellentissimi. La fotografia, le musiche e l'assenza di "sbrodolature" o eccessive lungaggini nel fanno un prodotto davvero raccomandabile.
Per i temi trattati dai 13-14 anni in su.
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Bellissimo drama, teso, serrato e senza momenti di noia
La migliore squadra di lotta al crimine è composta da Kang Ha Ri (Song Seung Heon) un geniale truffatore; Cha Ah Ryung (Krystal Jung) è una guidatrice esperta cresciuta in un orfanotrofio; Im Byung Min (Lee Si Eon) è un grande hacker e Do Jin Woong (Tae Won Suk) è un potente combattente.Insieme, questo gruppo costituisce la risorsa nascosta di un onesto e osteggiato procuratore Kim Won Hae (Jang In Gyoo) - strepitoso come sempre - che usa il suo potere per opporsi al male, alla corruzione, al potere demoniaco di denaro e politica.
La storia è ben scritta, il ritmo serrato, gli attori - TUTTI (inclusi quelli che rappresentano il male) - sono di alto livello. I temi trattati sono il male, diabolico, che disgrega l'uomo e le istituzioni facendo leva sulla sete di denaro, di potere, sulla codardia e sulla pochezza di molti uomini. La nemesi è costituita da un pugno di compagni che mettono i loro talenti e la loro stima reciproca per formare una compagnia che sostenga la lotta al male.
Richiama altri films d'azione che ho molto apprezzato: Chief Kim; Model Taxi; You're All Surrounded. Mi ha ricordato anche la Compagnia dell'Anello di Tolkien.
Per chi ama storie d'azione ben scritte, ben dirette e ben recitate, questo drama è consigliabile.
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Bellissimo drama, tiene incollati fino alla fine ... geniale e recitato da un cast superlativo!!
Payback non i soliti 16 episodi, ma 12.Questa “riduzione” ha avuto il merito di mantenere l’attenzione sul drama sempre vigile, senza inutili lungaggini e riempimenti inutili. Eun Yong, un titano del denaro e un ricco capitalista finanziario, ha vissuto una vita da recluso nei pascoli della Mongolia. Eun torna in Corea quando suo nipote Tae-chun e la figlia del suo defunto benefattore, Joon-gyeong, chiedono il suo aiuto. Si prepara alla guerra contro poteri corrotti per proteggere la sua amata famiglia e vendicare la morte di un caro vecchio amico.
Tutti gli attori sono di spessore e hanno dato al drama quel tocco in più.
Lee Sun Kyun, tra i miei attori preferiti, in questo che è il suo ultimo lavoro (purtroppo) emerge sempre per la sua bravura, che traspare e dà valore a tutto il drama. Kang Yoo Seok, si conferma come giovane attore con grandi capacità. Infine Park Hoon, che qui interpreta il lato oscuro della procura, e lo fa tanto bene che lo detesti immediatamente. Ma ne ho citati solo alcuni ... in realtà sono tutti strepitosi!!
Drama consigliato a chi ama il genere con continui colpi di scena e con incastri intelligentissimi. Sceneggiatura TOP!!
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